Tuesday, May 29, 2007

SOLO LE MILANESI HANNO QUESTI SOLDI

VITTORIO OREGGIA
Da Tuttosport di martedì 29 Maggio 2007

Per correggere una pericolosa deriva disfat­tista dopo due giorni molto pesanti, gravidi solo di pessime notizie, Jean Claude Blanc ha deciso di uscire allo scoperto e - come si dice ­di metterci la faccia. Senza paletti dialettici e svelando ciò che per settimane è rimasto segre­to. Quel che ha raccontato l’amministratore de­legato della Juventus può effettivamente tirare su il morale ai quattordici milioni di tifosi ri­masti basiti non tanto dalle dimissioni di Didier Deschamps, quanto piuttosto dal teatrino che ne ha accompagnato l’ufficializzazione. E dal­lo stallo successivo. Blanc è un educatissimo manager francese di estrazione non calcistica, aduso a non raccontare balle, quindi assoluta­mente sincero. Con la stessa schiettezza adope­rata all’inizio della stagione per confessare che ci sarebbero voluti cinque anni per riportare società e squadra ai fasti del passato, ieri ha an­nunciato che almeno la metà dell’aumento di capitale appena varato sarà dirottato sul mer­cato. Con cinquanta milioni di euro, ai quali ve­rosimilmente vanno aggiunti gli undici del con­tratto di sponsorizzazione con Fiat, si possono acquistare campioni di altissimo livello (Chivu, Mexes, Lampard) e si può colmare parte del gap che ora esiste nei confronti di inter, Milan, Roma, Fiorentina. E forse anche della Lazio. Intanto, presto verrà reclamizzato l’arrivo di un campione del mondo, Vincenzo Iaquinta. Il primo di una lunga serie, a quanto sembra.
Cinquanta milioni sono parecchia roba, in Ita­lia solo le milanesi possono contare su un bud­get così elevato; adesso però bisogna che il diesse Secco e il consulente Bettega siano bra­vi a spenderli. Viene pure da chiedersi cosa abbia preteso Deschamps di tanto costoso e dunque di irraggiungibile da non riuscire a trovare un punto di incontro con il club. Ma­gari il simpatico Didì pretendeva un ruolo al­la Ferguson, dimenticando che sir Alex è in grado di esibire uno stato di servizio un po’più ricco del suo. Quello di Ferguson al Manche­ster United è un ruolo delicatissimo che, a na­so, in Italia è ricopribile solo da due perso­naggi di grande spessore professionale: Ca­pello e Lippi. Il primo faticherebbe a varcare i confini di Torino per come si è comportato e per come se n’è andato, il secondo resta - a di­spetto dei reiterati dinieghi - l’obiettivo prin­cipale e dichiarato dell’attuale dirigenza. Con o senza traghettatore. E’ bastato il suo nome, ad esempio, per stoppare la fuga di Buffon: con l’ex ct il portiere resterebbe a occhi chiu­si. La scelta dell’allenatore è considerata ur­gente e nodale ma non può essere compiuta con la fretta addosso. Blanc ha tracciato l’i­dentikit del nuovo tecnico: geneticamente ju­ventino, tosto, esperto, carismatico. Doveva solo aggiungere con i capelli argentati.

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