Saturday, May 12, 2007

DOSSIER DE SANTIS, ARIA DI DEFERIMENTI

ALBERTO PASTORELLA
Da Tuttosport di venerdì 11 Maggio 2007

MILANO. Il cerchio si chiude. E l’inchiesta all’i­nizio della prossima setti­mana passerà nelle mani del procuratore Stefano Palazzi. L’Ufficio Indagini si è arreso: manca ancora un documento, sul tema dei pedinamenti a Bobo Vieri e sul dossier De Santis, eventi entrambi riconducibili all’inter e a Massimo Moratti, che la Procura di Milano si osti­na a non consegnare. Ma ormai è trascorso ab­bastanza tempo: e le con­clusioni di Borrelli e dei suoi collaboratori sono pronte, nei primi giorni della prossima settimana, a finire sul tavolo di Palaz­zi per gli eventuali deferi­menti. Sono due episodi, il pedi­namento di Vieri e il dos­sier De Santis, distinti sia come tempi che come tipo­logia. Per Vieri, l’inter or­dinò un controllo per veri­ficarne la vita “ da atleta”. Evento confermato da Mo­ratti e per il quale risulta anche un pagamento all’e­stero, effettuato dall’inter, per l’attività fornita. Si tratta però di fatti ormai prescritti: Vieri venne pe­dinato e spiato nel 2001, nè la società nè i dirigenti potranno essere giudicati dalla giustizia sportiva. Diverso invece il discorso per la giustizia ordinaria, che continuerà a fare il suo corso sulla base della me­ga- richiesta di risarcimen­to chiesta da Vieri: 21 mi­lioni di euro, nove all’inter che avrebbe ordinato il pe­dinamento e 12 alla Tele­com, che concretamente avrebbe effettuato le inda­gini. Su De Santis, invece, il discorso è diverso perché Moratti ha sempre negato il coinvolgimento dell’In­ter. Coinvolgimento, inve­ce, affermato con decisione dall’ex capo della Security Telecom, Giuliano Tavaro­li, da mesi in carcere.
E proprio in occasione di un interrogatorio effettua­to nel carcere di Voghera, Tavaroli ha affermato che la cosiddetta “ Operazione Ladroni” sarebbe stata commissionata proprio dall’inter, al fine di accer­tare eventuali incongruità, dal punto di vista finan­ziario e patrimoniale, del­l’ex arbitro De Santis e suoi rapporti con Luigi Pa­varese e Mariano Fabia­ni. Su questo fronte, se pro­vate, le accuse all’inter co­me società sarebbero pre­scritte, mentre non lo sono le accuse a Moratti ( pre­scrizione in quattro anni). Da quanto trapela all’Uffi­cio Indagini, gli elementi raccolti sarebbero tali da giustificare un deferimen­to, ma è chiaro che su que­sto argomento l’unico de­putato a decidere è il pro­curatore Palazzi. Tornando a De Santis, che si accinge anche lui a fare una causa milionaria all’inter per le indagini sul suo conto, ieri ha incassato una sconfitta da parte del Tar del Lazio, che ha con­fermato l’inibizione dal­l’attività disposta per l’ar­bitro: quattro anni, stabili­ta dalla Corte Federale lo scorso 27 luglio. Deposita­to il dispositivo della sen­tenza, si attendono adesso le motivazioni della deci­sione.

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