Sunday, May 20, 2007

LE PAGELLE DEI PROMOSSI

MARIO BERTERO
Da Libero di domenica 20 maggio 2007

Buffon 9: il miglior portiere del mondo prima ha saputo accettare la serie B, poi l'ha affrontata come fosse la Champions. Dozzine di interventi decisivi, è stato uno spot nello spot per la squadra bianconera calata nella provincia del pallone. Mito. Birindelli 6,5: veterano, ha messo la sua esperienza al servizio della squadra. Autore del gol-partita a Pescara. Mister utilità. Zebina 6: è restato controvoglia, ha battibeccato spesso col pubblico che lo fischiava per le sue famose "zebinate". Un buon finale di campionato gli vale però la sufficienza. Chiellini 7: si è alternato tra il ruolo di centrale difensivo e quello di esterno sinistro che (con l'arrivo di Grygera) tornerà suo l'anno prossimo. Jolly prezioso, ad Arezzo regala la certezza della promozione con una bella doppietta. Boumsong 5: avvio da incubo, tra Rimini e Vicenza non ne imbroccò una; migliorato leggermente nel corso della stagione; ripiombato nell'abisso dopo il gol e la bella prova di Verona. Doveva essere l'erede di Thuram, è stato la vera delusione. Balzaretti 6: meglio come incursore che da terzino sinistro vecchia maniera; ha segnato un paio di gol ma anche mostrato limiti fisici e tecnici insospettabili: per una grande Juve, in A e al massimo un rincalzo. Camoranesi 7: il voto è la media tra il 9 dei match giocati da campione del mondo e il 5 pieno di tante, troppe prove irritanti di inizio stagione. A gioco lungo la sua qualità ha fatto la differenza, ma l'uomo è quello che è. Marchionni 6: ha avuto diverse occasioni per mettersi in mostra ma non le ha sfruttate come doveva e (forse) poteva. Destinato a partire. Giannichedda 6,5: gli infortuni ne hanno condizionato il rendimento, ma quando stava been Deschamps non lo ha mai messo in dubbio. In A può essere utile, anche come rincalzo, a 32 anni l'esperienza ce l'ha. Zanetti 6: come Giannichedda, con l'aggravante che l'ex interista si è dimostrato meno abile in fase di costruzione, ha rimediato cartellini a quantità industriale per la nota rudezza, e da lui ci si aspettava di più. Paro 6: partito titolare (a segno a Rimini nella prima storica partita della Juve in B), ha chiuso da rincalzo complice il boom di Marchisio. Dopo un promettente girone d'anda ta, guai fisici e calo di condizione lo hanno piuttosto ridimensionato. Marchisio 7,5: la vera rivelazione della stagione: personalità, tiro, giocate di prima. Il baby del vivaio non sarà Emerson, ma su di lui si può scommettere, anche se il suo futuro immediato è la Reggina (prestito). Nedved 8,5: il trascinatore ha corso, lottato, segnato gol pesanti, fornito assist dimostrando l'entusiasmo e la freschezza di un ventenne, nono- stante viaggi per i 35. Sarà ancora uno leader in serie A. Mezzo voto in meno per le 5 giornate di squalifica per l'espulsione di Genova. Trezeguet 6: ha cominciato segnando alla media di due gol a partita, e si favoleggiò sui possibili 50 gol del bomber franco-algerino in B. Troppa grazia. Prima i tanti infortuni, poi la sgradevole sensazione che abbia giocato al risparmio gli ultimi mesi. Passato e presente della Juve. E, nonostante tutto, forse anche il futuro. Del Piero 9: 20 reti, il titolo di capocannoniere prenotato. A 32 anni e mezzo non ha più la brillantezza dei tempi d'oro, è ovvio, ma ha giocato in B da campione del mondo, da capitano autentico. Non risparmiandosi mai, è stato un impareggiabile esempio per i compagni, specie quelli più giovani. Palladino 7: l'altra bella scoperta del campionato bianconero. Ha saputo fare l'attaccante rimpiazzando a turno Trezeguet o Del Piero, ma anche l'esterno di sinistra quando si è trattato di sostituire Nedved. Ha colpi da campione, non ancora la continuità necessaria. Ma il futuro gli appartiene. Hanno contribuito alla promozione, con alcune apparizioni più o meno significative, anche i difensori Kovac e Legrottaglie 5,5 a entrambi e gli attaccanti Zalayeta 6, è stato decisivo a Bologna all'andata e Bojinov 5,5, una doppietta al Lecce e poi tanto fumo e poca sostanza. Deschamps 7: con una rosa da serie A sarebbe stato un delitto non ottenere la promozione, ma alzi la mano chi a settembre avrebbe immaginato una cavalcata trionfale. La Juve non ha regalato lampi di spettacolo, ma è risultata tosta, cinica, continua. Meriti, monsieur Didì li ha sicuramente avuti. Ma chissà se saranno sufficienti per ottenere una conferma che, a oggi, appare seriamente in discussione.

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