Sunday, May 20, 2007

JUVE, 5 IDEE DI SERIE A

LUCIANO MOGGI
Da Libero di domenica 20 Maggio 2007

La Juventus è tornata in serie A. Niente da dire: questo è il posto che spetta di diritto a squadra e società. Dico "di diritto" perché i bianconeri sono stati retrocessi da chi probabilmente non riusciva a debellarne la forza in altro modo. Il campionato di serie A 2006-07 ha sofferto molto la mancanza della Zebra e non ha offerto emozioni semplicemente per mancanza di avversari. Così il campionato di serie B è improvvisamente diventato importante e ha assunto qualità maggiori: merito, appunto, della Juve. I superficiali dicono che il pubblico ha disertato gli stadi di serie A per disamore, ma non hanno tenuto conto che sono aumentati a dismisura gli spettatori della serie B: alcune scuole, addirittura, sono rimaste chiuse nel giorno della partita casalinga con i bianconeri. Il club di Torino è riuscito a tornare in serie A nonostante le continue tribolazioni dovute a notizie diffuse a mezzo stampa che l'hanno involontariamente coinvolta. L'allenatore Deschamps, nonostante tutto, è riuscito a tenere calma una barca che sembrava fare acqua da tutte le parti. Diciamolo ad alta voce: in queste condizioni solo la Juve poteva riuscire a superare l'handicap derivato dai punti di penalizzazione e vincere con largo margine il campionato. Onore quindi a società, squadra e allenatore per quanto hanno saputo fare. Ora servirà affrontare la serie A con unità d'intenti, senza ombre di dissidi interni che potrebbero offuscare il futuro e senza rincorse più o meno sotterranee ai posti di comando. In particolare mi sembra quantomeno dannoso mettere alla berlina chi fino a questo momento ha operato nel modo migliore. Qualche consiglio per la Juve che dovrà affrontare la A: per far bene saranno indispensabili fermezza nel comando, sicurezza nel prendere le decisioni e competenza nel formare la squadra del futuro; saranno questi gli ingredienti per riportare il club al livello che gli compete. E questo è l'augurio che si fanno tutti i tifosi juventini, compreso il sottoscritto, che sicuramente è tra quelli che hanno sofferto di più per la retrocessione immeritata (lo dimostreranno i processi della magistratura ordinaria: in essa ripongo la massima fiducia). Altro consiglio: sarebbe un errore togliere il bastone del comando a Deschamps. Il tecnico francese e Alessio Secco devono avere un solo e unico pensiero, quello di riportare la squadra a lottare ai vertici del calcio. I tifosi devono "fare cerchio", applaudire società e giocatori per quello che hanno saputo fare in una stagione tribolata come quella che va a terminare. Blanc e Cobolli Gigli, invece, dall'alto dei loro ruoli dovranno tenere le fila del tutto e soprattutto dovranno impedire l'insorgere di chiacchiere relative ad acquisti e cessioni che finiscono sempre per destabilizzare una squadra che fa notizia come poche altre. Ovviamente la Juventus dovrà con tutte le forze riuscire a trattenere i suoi giocatori migliori: Gigi Buffon, Trezeguet, Camoranesi, Del Piero e Pavel Nedved. Intorno a loro sarà necessario immettere i giovani e interessanti campioni che hanno già calcato i campi di serie A e serie B con moltissimo merito. Dev'essere adeguatamente comunicato a tutti quanti che l'obiettivo prioritario della Juventus è quello di riprendere il posto di prim'attore nel tempo e non nell'immediato: ciò per poter dar modo ai giovani campioni bianconeri di farsi le ossa per poter portare avanti quei cicli di vittorie che la Juventus è abituata a collezionare. Se la società riuscirà a diffondere questo programma pubblicamente, se non si parlerà quindi di scudetto immediato come ho sentito dire già diverse volte, se i tifosi accetteranno e sosterranno il programma del club, solo con questi presupposti nascerà una Juventus di prestigio che "altri" (e certo non nella triade) sono riusciti a distruggere.

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