Thursday, March 01, 2007

NON C'E' JUVE SENZA BUFFON

VITTORIO OREGGIA
Da Tuttosport di mercoledì 28 Febbraio 2007

Non fosse che nella vita come nel calcio le iperboli sono sempre pericolose, verrebbe da dire che adesso la Juventus è questa: Buffon più altri dieci. In fondo, la bravura, la grandezza e l’utilità del portiere campione del mondo si stanno confer­mando così determinanti, quasi invasive nel campionato dei bianconeri, da legittimare qual­che esagerazione. Persino nella cayenna della serie B, i miraco­li del numero uno finora (secon­do la tabella pubblicata a pagi­na 6) hanno fruttato dodici pun­ti alla squadra di Deschamps, ovvero la penalizzazione più un altro pezzetto. A volte sono ser­viti per blindare una vittoria, a volte per evitare una sconfitta, in assoluto a giustificare gli sfor­zi dell’attuale dirigenza per scongiurare il divorzio a fine stagione.
Esiziale, per la Juventus, sareb­be la separazione da Buffon, in­torno al quale - in considerazio­ne dell’età e della valenza tecni­ca - va allestita la rifondazione: tra i campioni che sono in regi­me di ipotetica fuga, il portiero­ne è l’unico che sta giocando co­me se frequentasse i palcosceni­ci più luccicanti della serie A e della Champions League: non ha crisi di identità (Trezeguet), non ha problemi di continuità (Camoranesi), insomma è un fuoriclasse hi-fi, ad alta fedeltà. Per questa e mille altre ragioni, i manager di corso Galileo Fer­raris non possono e non devono lasciarlo scappare: l’unico mo­do per trattenerlo, l’unica con­dizione minima indispensabile per non vederlo con una maglia diversa (inter, Milan, Chelsea?), è affacciarsi sul mercato arma­ti di idee e decisionismo. Ma per muoversi con la medesima de­terminazione che ha accompa­gnato i colpi messi a segno in passato dalla Triade, c’è biso­gno che la Casa Madre garanti­sca i finanziamenti indispensa­bili, cioè gli strumenti pratici da consegnare nelle mani dell’am­ministratore delegato Jean Claude Blanc e del direttore sportivo Alessio Secco per ag­ganciare almeno un paio di fe­nomeni.
Entro la prima settimana di marzo il piano di sviluppo a me­dio termine presentato dal club riceverà il beneplacito dell’Ifil: le eventuali limature al budget allontanerebbero Buffon da To­rino. Certo, resterebbero gli al­tri dieci, anzi no: otto. Però la risalita dei bianconeri divente­rebbe più faticosa di una scala­ta del Tourmalet. In triciclo...

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