Tuesday, March 06, 2007

SI’, QUESTA SERIE B E’ MEGLIO DELLA A

EDITORIALE
GIANCARLO PADOVAN
Da Tuttosport di lunedì 5 Marzo 2007

Più che i sette punti di vantaggio sulla terza in classifica (il Genoa), la rotonda vittoria sul Piacenza stabilisce in via definitiva che la Juve veleggia ormai inarrestabile verso la serie A, nonostante la non eccelsa qualità del suo gioco collettivo sia un fatto visibile e consolidato. La differenza la fanno i gol dei singoli (Trezeguet, ieri, ad appena 33 secondi dal fischio d’inizio e Del Piero approdato, a quota 211 in carriera), le parate di Buffon, la vivacità di Nedved, la solidità e l’esperienza di Cristiano Zanetti, il corollario di buoni giocatori (Chiellini, per esempio, lo sarebbe anche in serie A) che la sostengono a prescindere da un contesto (il 4 - 4- 2 di Deschamps) più scolastico che travolgente. Detto questo, sull’argomento allenatore, per me, non è il caso di ritornare. C’è e ci sarà chi lo ritiene adeguato a guidare la Juve anche in serie A e chi, come me, preferirebbe Mourinho (in assoluto) o Lippi, per quanto l’ex c.t. oggi rappresenta nel mondo e per quel che vorrebbe rifare alla Juve. In ogni caso, vigendo fortunatamente la libertà d’opinione, tutto è accettabile o contestabile, figurarsi nel calcio.
La Juve è prima con 49 punti. Aggiungendo i nove della penalizzazione sarebbe a 58, undici più della seconda, il Napoli. Questo definisce una superiorità talmente schiacciante che avrebbe reso compatibile un handicap addirittura superiore. Perfino il meno 17 della seconda sentenza, quella della Corte Federale, sarebbe stato ampiamente recuperabile: a 41 punti, infatti, c’è l’ottimo Piacenza in lotta, alla pari con il Bologna, per l’aggancio alla seconda piazza del Napoli.
Il ragionamento serve a legittimare non solo il primato della Juventus, ma anche l’attendibilità dell’intero campionato di serie B, dove competono squadre organizzate, efficaci e pure spettacolari. Napoli, Genoa, Piacenza, Bologna, Mantova ne rappresentano l’avanguardia, non necessariamente l’eccellenza. La Juve non ha vinto sempre e quasi mai facilmente. A Mantova ha perso, pareggiato a Rimini, Genova, Spezia, Bergamo con l’AlbinoLeffe, Napoli, Vicenza, in casa con l’Arezzo. Tuttavia nessuno può dire che sia stata aiutata: sto ancora aspettando che qualcuno dimostri l’irregolarità del gol di Zalayeta a Bologna e, quanto ai rigori, ieri sera l’arbitro Bertini ha assegnato ai bianconeri il primo in 25 partite. Onestamente, secondo me, non c’era. Come non c’era, qualche minuto dopo, un fuorigioco che ha impedito a Nedved di presentarsi solo davanti a Coppola. In compenso contro la Juve ne sono stati decretati tre, di cui due a segno.
Non so se questi dettagli siano sufficienti a confermare la serietà di un torneo. Di certo la B lo è più della serie A dove, se non bastasse altro, aleggia il forte sospetto che il Palermo sia di troppo nel lotto delle quattro destinate alla Champions League. Non una novità, visto che la sentenza di secondo grado di quest’estate, al Palermo aveva già tolto l’accesso alla Champions per ridarla al Milan, graziato nonostante fosse colpevole.

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