L’INVITO DI BERTINETTI
PAOLO BERTINETTI*
Da Tuttosport di lunedì 16 Aprile 2007
Come un anno fa, con lo stesso tempismo che di nuovo consente l’invocazione ad agire con urgenza, questa volta però non grazie alla pubblicazione illegale delle intercettazioni ma con l’avviso di chiusura delle indagini, giungono le notizie legate alla fantasiosa associazione a delinquere elaborata dai magistrati napoletani.
L’Ufficio Indagini della FIGC si metterà in moto con tempestività, così come non si è mosso per nulla riguardo alle non fantasiose accuse relative a plusvalenze e a vendita del marchio a se stessi dell’inter, perché con tempismo alla rovescia il “ materiale probatorio” non giunge mai sul tavolo di Borrelli. Mentre ai giornali arrivano gli argomenti innocentisti degli avvocati di Moratti. I giornalisti amanti del linciaggio, che quando riguarda la Juve scambiano le accuse per sentenze definitive, annunciano Moggiopoli 2 e ulteriori penalità alla Juve. Sono gli stessi che ci spiegavano come la giustizia sportiva dovesse intervenire solo dopo che ci fosse stata una sentenza definitiva della giustizia ordinaria sul caso passaporti falsi. Agli amanti dello sport sembra non resti altro che chiedere di non parlare più di tutta questa fumosa vicenda che ha prodotto solo due risultati certi: la cacciata della Juve in B e una serie A completamente fasulla ( come provano senza possibilità di appello i risultati di Champions).
Molte Associazioni e Siti di tifosi juventini pensano invece che sia assai più utile al calcio italiano riconsiderare l’intera vicenda, senza procedure d’urgenza, nel rispetto dei diritti della difesa ascoltando tutti i testimoni e prendendo in esame quegli aspetti decisivi finora ignorati ( le dichiarazioni di Paolo Bergamo) e quelli non indagati in attesa di prescrizione. E invitano pertanto tutti gli sportivi italiani, juventini e non, a scrivere al presidente Abete chiedendo la riapertura di calciopoli. Non fosse altro che per eliminare il dubbio che l’estate scorsa si sia indagato e giudicato a senso unico, non per punire gli illeciti ( peraltro dichiarati inesistenti) ma per eseguire una vendetta. I magistrati napoletani indagavano solo su Moggi. La FIGC, almeno per ciò che riguarda la lealtà sportiva, ha il diritto, oltre che il dovere, di indagare sugli altri, in particolare su chi è reo confesso.
*Presidente Associazione Nazionale Amici della Juve
PAOLO BERTINETTI*
Da Tuttosport di lunedì 16 Aprile 2007
Come un anno fa, con lo stesso tempismo che di nuovo consente l’invocazione ad agire con urgenza, questa volta però non grazie alla pubblicazione illegale delle intercettazioni ma con l’avviso di chiusura delle indagini, giungono le notizie legate alla fantasiosa associazione a delinquere elaborata dai magistrati napoletani.
L’Ufficio Indagini della FIGC si metterà in moto con tempestività, così come non si è mosso per nulla riguardo alle non fantasiose accuse relative a plusvalenze e a vendita del marchio a se stessi dell’inter, perché con tempismo alla rovescia il “ materiale probatorio” non giunge mai sul tavolo di Borrelli. Mentre ai giornali arrivano gli argomenti innocentisti degli avvocati di Moratti. I giornalisti amanti del linciaggio, che quando riguarda la Juve scambiano le accuse per sentenze definitive, annunciano Moggiopoli 2 e ulteriori penalità alla Juve. Sono gli stessi che ci spiegavano come la giustizia sportiva dovesse intervenire solo dopo che ci fosse stata una sentenza definitiva della giustizia ordinaria sul caso passaporti falsi. Agli amanti dello sport sembra non resti altro che chiedere di non parlare più di tutta questa fumosa vicenda che ha prodotto solo due risultati certi: la cacciata della Juve in B e una serie A completamente fasulla ( come provano senza possibilità di appello i risultati di Champions).
Molte Associazioni e Siti di tifosi juventini pensano invece che sia assai più utile al calcio italiano riconsiderare l’intera vicenda, senza procedure d’urgenza, nel rispetto dei diritti della difesa ascoltando tutti i testimoni e prendendo in esame quegli aspetti decisivi finora ignorati ( le dichiarazioni di Paolo Bergamo) e quelli non indagati in attesa di prescrizione. E invitano pertanto tutti gli sportivi italiani, juventini e non, a scrivere al presidente Abete chiedendo la riapertura di calciopoli. Non fosse altro che per eliminare il dubbio che l’estate scorsa si sia indagato e giudicato a senso unico, non per punire gli illeciti ( peraltro dichiarati inesistenti) ma per eseguire una vendetta. I magistrati napoletani indagavano solo su Moggi. La FIGC, almeno per ciò che riguarda la lealtà sportiva, ha il diritto, oltre che il dovere, di indagare sugli altri, in particolare su chi è reo confesso.
*Presidente Associazione Nazionale Amici della Juve
No comments:
Post a Comment