PAOLO BERTINETTI*
Da Tuttosport di sabato 21 Aprile 2007
Per lavoro ogni tanto vado in Inghilterra e a casa guardo il telegiornale della BBC; e per sfizio ogni tanto leggo L’Equipe. I giornalisti francesi e inglesi (per non parlare di quelli tedeschi, come sappiamo tutti da Beckenbauer) presero molto sul serio, e alla lettera, le tirate moralistiche dei loro colleghi italiani, presentandole al loro pubblico come lo scandalo che coinvolgeva tutto il calcio italiano. L’Italia dei piedi sporchi, quella che secondo i moralisti suddetti doveva lasciare a casa Lippi, Buffon e Cannavaro, vinse i Mondiali. Un mese dopo all’estero ci si ricordava solo dei piedi sporchi e della testata di Zidane. In compenso si notava l’artificio aritmetico con cui si consentiva al Milan di giocare in Champions. Sarà anche vero che gli italiani non sanno le lingue straniere. Ma è grottesco che i nostri supponenti responsabili calcistici non si rendessero conto di quale fosse l’opinione diffusa; e di come fosse facile chiedere di non dare gli Europei all’Italia. E’ vero che l’Uefa non è un esempio di limpidezza. E’ vero che la Polonia ha avuto i suoi scandali (indagando però, dissero i giornali, su tutte le squadre coinvolte e retrocedendole tutte). L’Equipe di oggi pubblica un sondaggio: 7 lettori su 10 pensano che sia stato giusto bocciare l’Italia. Il Guardian di oggi spiega che l’Italia ha perso per “le partite truccate” e per i suoi ultras, difesi indirettamente dalle patriottiche dichiarazioni delle nostre autorità politiche e sportive.
Per questa bocciatura della candidatura italiana si deve ringraziare il nostro giornalismo forcaiolo, che, pur di vedere affossata la Juve, ha fornito un quadro del calcio italiano degno di un fumettone sulla mafia. Se l’estate scorsa giornali e televisioni avessero tenuto lo stesso atteggiamento che tennero per il caso Recoba e che di nuovo hanno tenuto per le eventuali irregolarità dell’inter (ma che sembra non vogliano tenere per calciopoli bis), non credo che ciò sarebbe accaduto. Agli occhi di chi all’estero ha preso per buone le sparate nostrane, è tutto il calcio italiano, autorità in primis, ad essere completamente inaffidabile.
La Figc farebbe bene a rivedere tutta la vicenda di calciopoli, inter inclusa, dichiarazioni di Bergamo incluse, nel rispetto del diritto e dei diritti di tutti. Perché se dovesse essere un tribunale ordinario europeo, su richiesta dei piccoli azionisti della Juve, a entrare nel merito, ho l’impressione che sarebbe davvero una catastrofe. E tutto per regalare uno scudetto all’inter!
* Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus
Da Tuttosport di sabato 21 Aprile 2007
Per lavoro ogni tanto vado in Inghilterra e a casa guardo il telegiornale della BBC; e per sfizio ogni tanto leggo L’Equipe. I giornalisti francesi e inglesi (per non parlare di quelli tedeschi, come sappiamo tutti da Beckenbauer) presero molto sul serio, e alla lettera, le tirate moralistiche dei loro colleghi italiani, presentandole al loro pubblico come lo scandalo che coinvolgeva tutto il calcio italiano. L’Italia dei piedi sporchi, quella che secondo i moralisti suddetti doveva lasciare a casa Lippi, Buffon e Cannavaro, vinse i Mondiali. Un mese dopo all’estero ci si ricordava solo dei piedi sporchi e della testata di Zidane. In compenso si notava l’artificio aritmetico con cui si consentiva al Milan di giocare in Champions. Sarà anche vero che gli italiani non sanno le lingue straniere. Ma è grottesco che i nostri supponenti responsabili calcistici non si rendessero conto di quale fosse l’opinione diffusa; e di come fosse facile chiedere di non dare gli Europei all’Italia. E’ vero che l’Uefa non è un esempio di limpidezza. E’ vero che la Polonia ha avuto i suoi scandali (indagando però, dissero i giornali, su tutte le squadre coinvolte e retrocedendole tutte). L’Equipe di oggi pubblica un sondaggio: 7 lettori su 10 pensano che sia stato giusto bocciare l’Italia. Il Guardian di oggi spiega che l’Italia ha perso per “le partite truccate” e per i suoi ultras, difesi indirettamente dalle patriottiche dichiarazioni delle nostre autorità politiche e sportive.
Per questa bocciatura della candidatura italiana si deve ringraziare il nostro giornalismo forcaiolo, che, pur di vedere affossata la Juve, ha fornito un quadro del calcio italiano degno di un fumettone sulla mafia. Se l’estate scorsa giornali e televisioni avessero tenuto lo stesso atteggiamento che tennero per il caso Recoba e che di nuovo hanno tenuto per le eventuali irregolarità dell’inter (ma che sembra non vogliano tenere per calciopoli bis), non credo che ciò sarebbe accaduto. Agli occhi di chi all’estero ha preso per buone le sparate nostrane, è tutto il calcio italiano, autorità in primis, ad essere completamente inaffidabile.
La Figc farebbe bene a rivedere tutta la vicenda di calciopoli, inter inclusa, dichiarazioni di Bergamo incluse, nel rispetto del diritto e dei diritti di tutti. Perché se dovesse essere un tribunale ordinario europeo, su richiesta dei piccoli azionisti della Juve, a entrare nel merito, ho l’impressione che sarebbe davvero una catastrofe. E tutto per regalare uno scudetto all’inter!
* Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus
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