VITTORIO OREGGIA
Da Tuttosport di martedì 30 Gennaio 2007
Marcello Lippi svelerà il suo futuro tra un paio di mesi: solo a primavera, è solito ripetere l’ex ct campione del mondo, sceglierà il club con il quale iniziare la seconda vita da allenatore in base alla qualità del progetto che gli verrà presentato. Didier Deschamps conoscerà il suo destino entro aprile, quando in teoria la promozione potrebbe già essere in cassaforte e la Juventus dovrebbe giocare meglio di come sta facendo, nonostante sia in testa alla classifica, abbia vinto lo scudetto d’inverno, abbia annullato la penalizzazione, eccetera eccetera. I dirigenti hanno profilato l’eventualità di prolungargli il contratto, in scadenza nel 2008, per altri due anni come gesto di gratitudine per la stagione trascorsa in serie B tra mille difficoltà e come riconoscimento per il lavoro svolto. Ma nelle ultime settimane ha preso piede l’ipotesi del secondo ritorno del Toscano a Torino, ipotesi suffragata da una frase molto elastica del diretto interessato: «Mai dire mai». Che, sia chiaro, non significa ammettere l’esistenza di una trattativa ma che consente di non precludere nessuna soluzione, persino la più clamorosa. E la terza avventura sulla panchina bianconera di Lippi lo sarebbe.
Ora, al di là dei chiacchiericci di mercato, che si accendono e si spengono a seconda dei momenti e delle mode, è davvero possibile che il tecnico viareggino riprenda la residenza nella città dei suoi trionfi? Molto dipende da Deschamps, dall’impronta che darà alla Juventus nel girone di ritorno, dall’immagine che offrirà di sé una squadra nettamente più forte delle altre. Esibizioni imbarazzanti come quelle con lo Spezia, il Cesena, il Mantova o l’Arezzo lo spingono ogni volta un po’ più ai margini. Se il francese non venisse confermato, chi meglio di Lippi potrebbe pilotare il rilancio bianconero in Italia e in Europa? Nessuno, perché è il più bravo di tutti e meglio di tutti conosce l’ambiente. Lippi è mezzo in parola con il Milan e non dispiace al Chelsea, Lippi di qui a marzo riceverà altre proposte allettanti, Lippi nella peggiore delle ipotesi solleciterà Deschamps a gettarsi ancora con più entusiasmo nella sua missione. Ma basta l’idea di vedere spuntare la sua testa grigia dal tunnel degli spogliatoi per scuotere ricordi e coscienze.
Ora, al di là dei chiacchiericci di mercato, che si accendono e si spengono a seconda dei momenti e delle mode, è davvero possibile che il tecnico viareggino riprenda la residenza nella città dei suoi trionfi? Molto dipende da Deschamps, dall’impronta che darà alla Juventus nel girone di ritorno, dall’immagine che offrirà di sé una squadra nettamente più forte delle altre. Esibizioni imbarazzanti come quelle con lo Spezia, il Cesena, il Mantova o l’Arezzo lo spingono ogni volta un po’ più ai margini. Se il francese non venisse confermato, chi meglio di Lippi potrebbe pilotare il rilancio bianconero in Italia e in Europa? Nessuno, perché è il più bravo di tutti e meglio di tutti conosce l’ambiente. Lippi è mezzo in parola con il Milan e non dispiace al Chelsea, Lippi di qui a marzo riceverà altre proposte allettanti, Lippi nella peggiore delle ipotesi solleciterà Deschamps a gettarsi ancora con più entusiasmo nella sua missione. Ma basta l’idea di vedere spuntare la sua testa grigia dal tunnel degli spogliatoi per scuotere ricordi e coscienze.
No comments:
Post a Comment