Thursday, January 18, 2007

inter CON LA SORTE IN POPPA IL MILAN ANDRA' IN CHAMPIONS

LUCIANO MOGGI
Da Libero di martedì 16 Gennaio 2007

Non ci fosse di mezzo l'inter "inarrestabile" di questi tempi, potrei dare conforto alla Roma sulla questione dei nove punti di distacco. Sono incolmabili? L'esperienza personale mi dice di no: spedisco pari pari i miei ricordi a Spalletti per tirarlo su e per convincerlo che non tutto è perduto. Certo, l'inter di questi tempi è in grado di abbattere le speranze dei tifosi (giallorossi) più ottimisti; la forza impressa alla squadra di Moratti dagli ex gioielli bianconeri Vieira e Ibra è micidiale e capace di contagiare tutti i compagni di squadra. Di più: anche l'allenatore Roberto Mancini non sbaglia più niente, né in campo, né fuori; è attento a parlare, non se la prende più con i giornali e se la cava bene anche nella questione (in verità un po' stucchevole) del rinnovo del contratto. Non so se il tecnico lascerà l'inter, ma se resterà lo farà dopo che Moratti gli avrà incrementato adeguatamente lo stipendio. Troppo per un contratto già lauto? Può darsi, ma Mancini è un asso a cogliere al volo certe situazioni favorevoli. Personalmente continuo a pensarla a modo mio: l'inter non ha rivali e trasformerà in una passeggiata questa trionfale stagione. Del resto non c'è niente di meglio delle vittorie per cementare il gruppo. Avete notato lo sguardo compiaciuto rivolto da Mancini a Ibra in occasione del gol del 2-1 contro il Toro? Avete sentito gli elogi spesi dal giocatore svedese nei confronti del suo tecnico? E se alle "poesie" di Ibra (attaccante che mi onoro di aver portato in Italia) si aggiunge il recupero di Adriano, per le altre c'è davvero poco da fare. Quella fortuna sfacciata che aiuta i nerazzurri
Se poi ci si mette anche la buona sorte... Già, perché gli avversari dei nerazzurri scendono in campo sempre con formazioni falcidiate dalle squalifiche. Alè con l'elenco: inter-Sampdoria (Falcone e Del Vecchio); inter-Catania (Stovini-Biso); Udinese-inter (Muntari); inter-Ascoli (Pesce); Parma-inter (Dessena); inter-Reggina (Lucarelli, Tedesco); Palermo-inter (Simplicio); inter-Siena (Vergassola); Lazio-inter (Mutarelli e Rocchi, scusate se è poco); Torino-inter (Barone e Comotto, scusate se è poco). inter-Fiorentina (Mutu e Ujfalusi, uffa...). Totale 17 giocatori: un record. In passato quando accadevano cose del genere si parlava di congiure arbitrali, e quest'anno? Chi risponde al quesito? La lingua biforcuta dell' "onesto" Mihajlovic

Mi ero ripromesso di essere più tenero con l'inter, ma alcune dichiarazioni rilasciate da Mihajlovic a "Controcampo" meritano una risposta. Secondo Sinisa l'inter ha meritato lo scudetto a tavolino perché i fatti accaduti «sono stati dimostrati». Il vice di Mancini aggiunge che quanto accaduto «gli ha fatto schifo» (ha detto proprio così) e che lui è «molto orgoglioso perché l'inter è sempre stata estranea a tutte queste cose». Chiedo a Mihailovic quali siano i fatti "dimostrati", se è vero come è vero che le sentenze della giustizia sportiva - per ammissione esplicita di uno dei giudici - sono state emesse in forza non di una responsabilità accertata, ma per seguire «il sentimento collettivo». E poi, se Mihajlovic è così "orgoglioso", perché non gli fa ribrezzo (cambio quella sua volgare affermazione) la vicenda del passaporto falso di Recoba? O quella delle intercettazioni Telecom? O quella dei pedinamenti a carico dell'arbitro De Santis, di Vieri, di procuratori vari e di altri ancora...? Probabilmente l'ex difensore non conosce l'antica massima "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Altre cose strane sono accadute durante "Controcampo". Quando Giampiero Mughini ha preso le difese della Juve, è bastato che citasse la questione-passaporti per indurre il conduttore a chiamare la pubblicità... Conferma del fatto che, tra le carte in mano a Moratti, c'è anche la capacità di imporre il silenzio quando viene fuori qualcosa di sgradevole nei confronti dell'inter. Mi viene in mente il passivo in bilancio di casa-inter: oltre 181 milioni di euro. Per non parlare della formula - definita "avveniristica" - utilizzata per far tornare i conti. Ne volete leggere un'altra? Chiamo in causa un lettore, Romano S. di Roma, che mi scrive a proposito dell'iniziativa avviata presso il Tar dall'Associazione "L'ego di Napoli", che ha chiesto la revoca dell'assegnazione dello scudetto 2005-06 all'inter. Il Tar ha deciso di entrare nel merito della questione, ma «su una vicenda di evidente interesse - osserva il lettore - è stato steso un totale silenzio da parte dei giornali. Unica eccezione "Tuttosport", che ha ospitato una lettera di Paolo Bertinetti, presidente dell'Associazione Nazionale "Amici della Juventus", il quale chiede perché l'attuale dirigenza della Juve non abbia intrapreso azioni analoghe, per esempio rivolgendosi alla giustizia sportiva europea». «Inoltre - ricorda il lettore - Bertinetti mette in evidenza la paura dei media di dispiacere Guido Rossi: ma peggio della censura c'è solo l'autocensura"». Caro Romano, non penso che si temi di dispiacere Guido Rossi, più probabilmente non si vuole contraddire in nessuna maniera l'inter e il suo presidente. Il vero scandalo è questo, ma nessuno dice niente. Tutti zitti. Per fortuna su queste pagine se ne può parlare. Nella giornata del dodicesimo successo consecutivo dell'inter e del pareggio della Roma, il vero botto l'ha fatto la sconfitta della Juve in serie B: la prima dopo 45 partite e la prima nella serie cadetta. La delusione è grande e in tanti tra i tifosi bianconeri mi hanno chiesto: «Rischiamo di non farcela?». Vi dico la mia. Nessuno regala niente, tantomeno in B; la serie A dovrà essere conquistata, ma la Juve ce la farà agevolmente: quello di Mantova è stato solo un incidente di percorso. Sul momento della squadra riporto i pensieri di un lettore, Enzo C.: «Mi aspettavo questa battuta di arresto. C'è troppa gente che parla in questa Juve. Quando c'era lei queste cose non avvenivano». Credo che il lettore sia troppo pessimista. E' vero, parlano in troppi in casa-Juve, ma chi tiene in mano il timone saprà correggere la rotta.

Rossoneri rinati Saranno quarti
Ancora sul campionato; il Milan può tranquillamente puntare al 4° posto. Sono rimasto fermo su questa mia convinzione anche in tempi assai difficili per la squadra di Ancelotti, attualmente a tre punti dall'obiettivo Champions (anche se Catania e Empoli devono recuperare un match). Una vittoria importante per i rossoneri, ma quantomai difficile. La Reggina aveva destato già un'ottima impressione contro l'inter. Con i rossoneri si è ripetuta in meglio, ma il risultato non è stato migliore. Patron Foti può stare tranquillo: sommando gli 11 punti di penalizzazione la squadra ne ha totalizzati 23 complessivi nel girone d'andata. Non pochi davvero. Bene anche il Palermo (2-0 all'Udinese): con Amauri ai box Guidolin ha dato fiducia a Caracciolo, che lo ha ripagato con un gran gol. A questo punto Zamparini può anche evitare di tornare sul mercato. La Lazio ha raggiunto il 4° posto: un risultato più che soddisfacente per la squadra di Rossi, ma Lotito sperava in qualcosa di più. Attualmente, il pensiero principale del patron resta la possibile cessione di Oddo. Il Milan non vuole andare oltre la sua offerta, ma non so quanto convenga alla Lazio trattenere un giocatore che ha fatto capire di voler cambiare aria. Le prodezze dell'atalantino Doni hanno portato all'esonero di Arrigoni del Livorno. Spinelli - presidente "caldo" - è sbottato con una frase eloquente («mi vergogno di questa squadra») che è stata l'antefatto del licenziamento del tecnico. Se l'anno scorso, con Donadoni, il patron non aveva giustificazioni, in questo caso i motivi di tanta rabbia non mancano. Polemiche anche a Messina; il pareggio ha salvato la panchina di Giordano, ma c'è stata contestazione nei confronti del presidente Franza. Non capisco perché: i tifosi dovrebbero ricordarsi in quale categoria erano solo qualche stagione fa. Alla prossima.

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