Friday, April 02, 2010

VUOI VEDERE CHE RIVINCIAMO I MONDIALI?

Dal Quotidiano "Libero" di giovedì 1 Aprile
di Fabrizio Biasin

L'articolo che segue è parecchio ambizioso e - detto fuori dai denti - a qualcuno darà fastidio. Ad altri invece piacerà, perchè racconta di una sporca faccenda iniziata 4 anni fa che andava da una parte e ora allarga i suoi orizzonti. Come per magia...
E, come per magia, vi diciamo "con tutta onestà" che il famoso "scudetto dell'onestà" assegnato all'inter nel 2006 potrebbe presto venire ritirato, congelato, sequestrato.

Andiamo per gradi. Il processo sportivo più famoso che c’è è conosciuto con più nomi: qualcuno se lo ricorda come “Moggiopoli” dal nome del signore che più degli altri ha ficcato le mani nel barattolo della "marmellata calcio" fino a rimanerne impiastricciato; altri preferiscono ricordarlo come “Calciopoli” senza però spostare di un millimetro lo sguardo dall’unico “colpevole”. Sempre Moggi, ovviamente. “Ma il tempo è galantuomo” diceva e ripeteva il signore in questione e, forse, aveva ragione lui.
Veniamo al succo. Alla luce delle ultime novità la verità è una sola: su Calciopoli esistono due verità:
  1. Moggi non è colpevole.
  2. Sono tutti colpevoli.
La solita storia, si dirà, ma ora ci sono le prove. E cioè, nel corso della stagione 2004-05 Moggi non era l’unico dirigente di club che scambiava confidenze con i designatori arbitrali, ergo, altri capoccioni si facevano i fatti loro con Bergamo e Pairetto. I nomi? Tra gli altri, Moratti, Facchetti, Galliani, Cellino.
Nella tabella qui sotto riportiamo il numero delle telefonate avvenute tra gli ex-designatori e i dirigenti in questione nel periodo Novembre 2004–Maggio 2005, e cioè quello relativo alle intercettazioni gestite dal colonnello Attilio Auricchio, messo a capo dell’inchiesta per scoprire magagne di ogni genere e ripulire il calcio italiano dal marcio.
Dice: com’è che ‘ste telefonate saltano fuori solo adesso? Ve lo spieghiamo e poi vi raccontiamo il contenuto di alcune simpaticissime conversazioni.












170.000 TELEFONATE

Esistono 170.000 telefonate intercettate, di queste solo una piccola parte sono state ascoltate e una ancora più piccola è arrivata alla fase cruciale della “trascrizione”. La gran parte di queste riguarda ovviamente Moggi e le sue chiacchere. La difesa dell’ex DG Juve si è presa la briga di comprare il “faldone dimenticato” (spesi 25mila Euro per accaparrarsi diversi preziosissimi cd) e nell’udienza di martedì 23 Marzo a Napoli ha posto la seguente domanda ad Auricchio: “Altri dirigenti chiamavano Bergamo e Pairetto?”. Risposta: “Si, ma gli altri chiamavano solo per fare gli auguri di Natale”. E ancora, Bergamo sul banco degli imputati: “Tutti mi chiamavano, esiste una telefonata in cui Facchetti si accorda per venire a cena da me prima di Livorno-inter”. Auricchio: “Non risulta…”. E il PM Narducci subito dopo: “Non risulta, non risulta… Sarà che lei aveva un’altra utenza…”. E invece risulta.

CENE E PARCHEGGI
Nell’intercettazione del 3 Gennaio 2005 alle ore 16:47 Bergamo invita a cena Facchetti. Due giorni dopo, mercoledì 5 (giorno caldissimo: oltre 1000 telefonate intercettate in totale), Facchetti chiama Bergamo. Sono le 18:33 e l’allora dirigente nerazzurro chiede delucidazioni: “Dove devo parcheggiare?”. Bergamo risolve celermente il problema. Una cena, niente di male, ma perché far finta di niente? Per la precisione Livorno-inter finisce 0-2 con due rigori assegnati ai nerazzurri (uno sbagliato da quel discolo di Adriano).
Tra gli altri Bergamo invita anche altre personalità del calcio e parla un po’ con tutti. Con Galliani, per esempio, perde un sacco di tempo tra il 28 Aprile e il 7 Maggio, settimana che precede Milan-Juventus (arbitro Collina). Per la cronaca vince la Juve 1-0. Nessun sospetto quindi, solo un sacco di telefonate. Curioso anche l’sms inviato da Pairetto allo stesso Galliani il giorno prima delle elezioni in Lega Calcio per scegliere il nuovo presidente: “In bocca al lupo per domani. Farò tifo da ultras”. E’ il 28 Novembre 2004, ore 17:46 (il tifo dell’ex designatore non basta: i presidenti “ribelli” guidati da Della Valle fanno saltare l’elezione del rossonero).
Ma evidentemente è Gennaio il mese in cui le cornette sono più roventi. Il giorno 10, per esempio, Bergamo chiama Moratti e chiede al nerazzurro chi preferisce avere tra Palanca o Gabriele, due giovani arbitri tra i più preparati e appena rientrati da una sospensione. Moratti è un signore e risponde che vanno bene entrambi (inter-Bologna di Coppa Italia del 13 Gennaio finisce 3-1. Arbitro Gabriele).

…E TUTTI GLI ALTRI…
Ma è sbagliato prendersela solo con Milan e inter (così come è stato un errore attaccare solo Moggi): nel calderone delle 170.000 intercettazioni ci sono confidenze tra Cellino e Pairetto (circa 65 telefonate), Cellino e Bergamo (un centinaio) e altri dirigenti e direttori sportivi. I contenuti sono ancora sconosciuti. Badate bene, non “misteriosi”, “sconosciuti”: il tempo di passare al setaccio tutte le telefonate e tutto verrà a galla. Toh, sembra di essere ritornati a quattro anni fa. Vuoi vedere che rivinciamo i mondiali?

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